
PRATICHE EDILIZIE
Lo studio con le proprie competenze è in grado di seguire il committente nel perfezionamento delle procedure edilizie volte ad autorizzare le opere che intende realizzare, nel rispetto delle normative vigenti in materia edilizia;
a seguire si riportano, sinteticamente, le più comuni istanze edilizie
che lo studio perfeziona su richiesta del committente
Comunicazione di Inizio Attività (CILA)
Se hai intenzione di svolgere alcuni lavori di manutenzione straordinaria in casa tua o nel condominio in cui abiti, devi sapere che ci sono alcune dichiarazioni da presentare al Comune per poter svolgere i lavori di ristrutturazione nel rispetto delle normative e senza il rischio di imbattersi in situazioni spiacevoli negli anni successivi.
Per quanto riguarda i lavori di manutenzione straordinaria, i casi sono due: puoi aver bisogno della CILA per i lavori leggeri o della SCIA per quelli più invasivi.
Segnalazione di Inizio Attività (SCIA)
La SCIA, oltre ad essere certificata da un tecnico abilitato, riguarda gli interventi edili che non rientrano nell’edilizia libera né in quella soggetta a permesso di costruire. La pratica SCIA edilizia serve in caso di:
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Manutenzione straordinaria delle parti strutturali di un immobile
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Restauro o risanamento di un edificio sempre per quanto riguarda le parti strutturali
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Interventi di restauro leggero che non vadano a modificare il volume la sagoma dell’immobile
Permesso di Costruire (PdC)
Il permesso di costruire è un provvedimento necessario per dare inizio a tre tipologie di interventi:
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Interventi di nuova costruzione
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Interventi di ristrutturazione urbanistica
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Interventi di ristrutturazione edilizia che portano a un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportano modifiche della volumetria complessiva degli edifici.
Come per le altre pratiche, il permesso di costruire può essere presentato allo Sportello Unico dell’Edilizia del Comune, dal proprietario del terreno o dell’immobile, ma deve essere sempre accompagnato da documenti e relazioni vidimate da un tecnico professionista abilitato.
Affidandoti a noi non dovrai pensare a nulla, ci occupiamo in prima persona dell’espletamento delle pratiche e dell’iter da seguire.
Documenti in Sanatoria
Il Permesso di costruire in sanatoria è il provvedimento che permette di regolarizzare a livello amministrativo alcuni lavori svolti in assenza di opportuna autorizzazione. È possibile, dunque, richiedere un permesso che permetta di regolarizzare alcuni interventi che, seppure non autorizzati, rispettano la normativa.
È importante perché:
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ogni edificio deve rispondere al requisito di conformità: ciò che è previsto nel permesso di costruire deve corrispondere esattamente a ciò che è stato fatto;
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per uniformare i dati volumetrici contenuti nel Piano Regolatore previsto dal Comune;
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per regolarizzare tutti gli interventi che, seppur di piccola entità, non risultano autorizzati;
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se vuoi vendere o chiedere un accesso al credito il tuo immobile deve essere conforme ai progetti autorizzati.
La documentazione da compilare per tale tipologia di permessi, è complessa ed articolata. Il supporto tecnico è indispensabile. Lo Studio tecnico Locchi si occuperà di tutto l’iter per l’ottenimento del permesso sollevandovi da incombenze tecniche e burocratiche.
Agibilità
L’asseverazione di agibilità è il documento che certifica le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico del tuo immobile, nel rispetto delle normative vigenti.
Per presentarla occorre incaricare un tecnico per predisporre un’apposita pratica con tutta la documentazione necessaria, che viene presentata agli appositi uffici del Comune di competenza dal Tecnico incaricato, il quale, con il medesimo atto, attesta la veridicità di quanto riportato nella documentazione allegata.
Autorizzazione Paesaggistica
E' un'autorizzazione che deve essere richiesta dai proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili ed aree di interesse paesaggistico e rilasciata prima di eseguire interventi edilizi di trasformazione del territorio nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi della parte III del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. n. 42/2004).
La richiesta, formulata dall’interessato all’Ente competente, deve essere accompagnata dalla
relazione paesaggistica redatta da un tecnico abilitato.
L'autorizzazione è efficace per un periodo di cinque anni, scaduto il quale l'esecuzione dei
lavori progettati deve essere sottoposta a nuova autorizzazione.